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Cooperativa Sociale iCare
Scrutare sogni per generare segni

Attraverso una costante lettura dei bisogni del territorio, iCare vuole prendersi cura delle fragilità esistenti provando a trasformare quelle ferite in opportunità e risorse per tutti.

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Le emozioni settimanali continuano in casa iCare. La cooperativa sociale di comunità, con sede a Casa Santa Rita a Cerreto Sannita (BN), infatti, dopo un momento di riflessione per la pace, ad inizio settimana, per ribadire di non rimanere indifferenti di fronte agli orrori di tutte le guerre e le violenze, in un tempo segnato da venti di guerra e di distruzione (e, in particolare, rispetto alla totale disumanità in atto nella Striscia di Gaza in questo momento) e dopo l’avvio del nuovo progetto di Servizio Civile Universale “ disABILITA’ ” per l’anno 2025/2026, è stata questa mattina (venerdì 26 settembre 2025) premiata a Roma, presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli al concorso per artisti diversamente abili “Disegniamo la fortuna con ADM”, che dà la possibilità alle opere artistiche scelte di diventare le grafiche ufficiali dei biglietti della Lotteria Italia 2025. Il premio lo ha ricevuto l’autrice dell’opera, Ludovica, una delle giovani protagoniste della prima del laboratorio di pasticceria sociale DolceMente.

Giunto alla sua quinta edizione, il concorso, incentrato quest’anno sul tema “Disabilità e Cinema”, ha raccolto 65 opere realizzate da artisti con disabilità, presentate da 18 Enti del Terzo Settore. L’iniziativa ha offerto un palcoscenico nazionale per esprimere la creatività e il talento artistico di Ludovica e delle altre 11 persone vincitrici, attraverso il disegno. “Disabilità e Cinema” è un binomio che apre a interpretazioni ricche di significato. Il cinema, infatti, non solo rappresenta un’arte capace di raccontare storie universali, ma anche un linguaggio che supera barriere culturali e fisiche, offrendo spazio a inclusione e condivisione. Gli artisti partecipanti hanno potuto quindi immaginare e tradurre in immagini il rapporto tra la settima arte e il mondo della disabilità, dando vita a opere originali, creative e spesso profondamente emozionanti. I disegni sono stati valutati da una Commissione composta da esponenti del cinema, dell’arte, dello spettacolo, della musica e delle istituzioni, che ha selezionato le opere sulla base di criteri come valore estetico, originalità, complessità, percorso creativo e tecnica utilizzata. Tutte le opere presentate non sono soltanto un elemento grafico: rappresentano un messaggio sociale e culturale, un invito a riflettere su come l’arte e il gioco possano diventare strumenti di inclusione e consapevolezza.

Un gioiello gotico-rinascimentale del patrimonio storico napoletano, la chiesa di San Giovanni a Carbonara, ha riaperto le sue porte ai fedeli, riabbracciando così Napoli. Una nuova prestigiosa tappa del MuDD – Museo Diocesano Diffuso, voluto dal fondatore di iCare, il cardinale di Napoli don Mimmo Battaglia, e diretto da padre Antonio Loffredo. Dall’Arcidiocesi di Napoli hanno voluto fortemente la nostra presenza, per questo momento di così grande significato per la città e per il suo patrimonio culturale. E noi, con ragazzi e giovani della pasticceria sociale DolceMente, insieme ad operatori e volontari, abbiamo risposto “presente!”, producendo, confezionando e distribuendo ai presenti 600 confezioni di frollini vaniglia e cacao. “E’ stato per noi un grande onore – ha affermato il presidente della cooperativa sociale di comunità iCare don Matteo Prodi – ricevere l’invito a partecipare alla riapertura della chiesa e accogliere la possibilità che c’è stata data di farci conoscere in una realtà come il MuDD, composto da una serie di realtà sociali molto importanti e preziose che impegnano in ambito lavorativo molti giovani. Dallo scambio di esperienze e prospettive, in questa sorta di gemellaggio creato, potrebbero nascere nuovi spunti per il MILA-Museo Itinerante Luoghi Alfonsiani e per la Sartoria Sociale, che a breve ripartirà e sarà una delle novità principali della seconda parte del 2025 di iCare”.

Prima di partecipare all’evento della riapertura della chiesa di San Giovanni a Carbonara, che rende così nuovamente accessibile a cittadini e visitatori un vero e proprio scrigno di storia e arte nel Rione Sanità, i giovani operatori del MuDD, insieme a don Antonio e alla Fondazione “Napoli C’entro”, già artefici della rinascita del Rione Sanità, hanno provato a raccontare un pò del loro mondo e delle attività messe in essere nel quartiere. Con loro, dopo aver sostato per la notte alla Casa del Monacone, la delegazione della cooperativa sociale di comunità iCare presente, ha visitato “La Locanda del Monacone”, il Museo di Jago con la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi (curato dalla cooperativa “La Sorte”), la Basilica di Santa Maria della Sanità con le Catacombe di San Gaudioso e le Catacombe di San Gennaro (gestite dalla Cooperativa Sociale “La Paranza”). E’, come sempre, soprattutto quando si tratta della pastorale e dell’operato di don Mimmo Battaglia, il volto di una Chiesa che non aspetta, ma si mette in cammino. Costruendo speranza, insieme agli ultimi.

PROGETTI

I nostri progetti

La mappatura dei bisogni del territorio è la costante operativa su cui si basa il lavoro della cooperativa quando si sviluppano nuove progettualità, al fine di programmare gli interventi in base alle priorità della realtà locale.
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Da oltre 50 anni la Caritas Diocesana accompagna le parrocchie con interventi a supporto di chi sta vivendo un momento di difficoltà, attuando processi volti alla fuoriuscita dal problema “in forme consone ai tempi e ai bisogni” (art.1 dello Statuto).

Il Progetto Policoro è un progetto organico della Chiesa italiana che tenta di dare una risposta concreta al problema della disoccupazione in Italia.

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La cooperativa sociale di comunità iCare nasce per dare risposte alle grandi ferite del nostro territorio; una delle più profonde (forse la più profonda) è la mancanza di lavoro che tocca in particolare le fasce più svantaggiate come le donne, gli stranieri e le persone con disabilità.

Solo con il lavoro una persona può avere una vita veramente degna. Associarsi in cooperativa per creare lavoro è una delle forme più alte di carità che possiamo vivere in questo nostro cambiamento d’epoca.

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Essere soci della Cooperativa iCARE significa rispettare la legislazione nazionale, la normativa comunitaria, le leggi, i regolamenti e gli atti amministrativi degli enti territoriali, esige comportamenti eticamente corretti, tali da non pregiudicare l’affidabilità morale e professionale della cooperativa.
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