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Nata nel 2017 su intuizione dell’allora Vescovo della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese Terme – Sant’Agata de Goti don Mimmo Battaglia, iCare è una cooperativa “aperta” che si sviluppa in forma laboratoriale, che fa progettazione sociale condivisa dal basso con le sinergie di tutti, lì dove gli spazi generati diventano luoghi di comunità per portare benessere e coesione sociale attraverso l’attivazione di servizi.
Tanti, in questi anni, i volontari coinvolti attivamente in maniera partecipata e le nuove reti di collaborazione aperte con imprese, credito, istituzioni, università, centri per l’impiego, associazioni, uffici diocesani (in particolare con la Caritas diocesana), parrocchie e tutti quegli attori sociali delle comunità che si prendono cura del proprio territorio, per trasformare il concetto di bisogno in percorsi di liberazione e di autorealizzazione delle persone.
La cooperativa è retta e disciplinata da un Codice Etico, una carta dei diritti e doveri morali che definisce la responsabilità etico-sociale di ogni partecipante all’organizzazione di iCare, seguendo il principio della mutualità senza fini di lucro e assicurando che le attività dei propri servizi vengano svolte, nell’osservanza della legge, con integrità e correttezza, nel rispetto degli interessi legittimi degli utenti, dei dipendenti, dei collaboratori e dei partner contrattuali.
Lo scopo principale è quello di interessare la comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini, partendo dal porre attenzione ai loro bisogni.
La cooperativa, infatti, in collaborazione con la Chiesa diocesana, opera per prendersi cura delle fragilità esistenti sul territorio con lo scopo di: ridurre le diseguaglianze economiche e sociali; favorire giustizia e pace sociale; sostenere l’equità e la dignità delle persone; rafforzare la responsabilità ecclesiale e civile per il bene comune; lottare contro tutto ciò che viola la vita.
Una delle prime azioni messe in campo da iCare è stata la mappatura dei bisogni del territorio al fine di programmare gli interventi in base alle priorità della realtà locale.
In seguito s’è provveduto ad organizzare progettualità e laboratori formativi ed educativi, a partecipare a call e bandi, a creare processi di rete e progettazione condivisa tra Diocesi, organizzazioni di volontariato e attori sociali che operano sul territorio per ridurre l’esclusione e l’emarginazione sociale.
La mappatura dei bisogni del territorio è la costante operativa su cui si basa il lavoro della cooperativa quando si sviluppano nuove progettualità.
STRUTTURA
Governance della Cooperativa
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